
È noto presso tutte le regioni d'Italia che il popolo veneto tende a trovare spesso occasioni per godersi un'ombra di vino accompagnata da piccoli bocconi succulenti, i cicheti - rigorosamente con una 'c', perchè i veneti non pronunciano le doppie, vuoi per evitare fatica, vuoi per la bocca lievemente impastata dalle libagioni...
Ma è noto anche che ombre e cicheti sciolgono la lingua, e deve essere per questo che la tradizione dialettale veneta è particolarmente ricca di fiabe, leggende e figure fantastiche che si ritrovano poi in territori di tutta Italia. Questi racconti costituivano una scuola di vita tramandata di generazione in generazione fino agli scorsi anni Cinquanta, e che volentieri i vecchi del gruppo proponevano ai giovani bòcie, cei, muli, burdèli, fiuli nelle lunghe sere davanti al camino oppure in laguna mentre si
aspettava di buttare le reti.